Genetta

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Genetta (G.Cuvier, 1816) è un genere di Carnivori della famiglia dei Viverridi comunemente noti come genette.
Al genere Genetta appartengono carnivori di medie dimensioni con la lunghezza della testa e del corpo fino a 600 mm, la lunghezza della coda fino a 540 mm e un peso fino a 3,2 kg.
Il cranio è relativamente allungato con una regione inter-orbitale ristretta. 
Il terzo premolare superiore presenta una cuspide supplementare sul lato interno. 
Alcune specie esibiscono una dentatura modificata (40 denti) in funzione della dieta, come Genetta piscivora e Genetta johnstoni.



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Aspetto:
Il corpo è lungo e snello, mentre le zampe sono relativamente corte. 
Il muso è lungo ed appuntito, le orecchie e gli occhi sono grandi. 
La coda è lunga quanto la testa ed il corpo ed è di forma cilindrica. 
La pelliccia presenta diverse file di macchie nerastre lungo i fianchi ed una striscia dorsale. 
È presente una maschera facciale, la punta del naso, una grossa macchia sotto ogni occhio ed una sopra di esso sono biancastri, mentre i lati del muso e degli anelli intorno agli occhi sono neri. 
La coda è folta ed anellata. 
L'andatura è digitigrada. 
Le unghie sono semi-retrattili. 
Sono presenti delle ghiandole sebacee sulle guance, sui lati del collo e sui fianchi. 
Producono una sostanza odorifera utilizzata principalmente per marcare il territorio. 
Le varie specie si differenziano dalla struttura cranica e dalle dimensioni e dal numero delle macchie sul corpo.



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I Viverridi sono animali presenti in natura ancora in numero discreto e non sono a rischio estinzione per nessuna specie.
I generi che comunemente possono essere trovate in vendita sono Genette e Civette.
Sono carnivori più affini come struttura fisica e comportamento ai felini rispetto ai canidi. 
Hanno linea slanciata e carattere spesso poco docile. 
Sono animali a libera vendita e quindi chiunque li può acquistare. Ovviamente vanno sempre richiesti i documenti di origine al momento dell’acquisto.
Sono animali dal peso contenuto (attorno ai 2 chili) e con aspettative di vita superiori per molte specie ai 10 anni. 
L'acquisto deve quindi tener conto della discreta longevità.
Il genere Genetta comprende 19 specie e sono originari del Medio Oriente e dell’Africa.
In commercio si trovano con relativa frequenza la Genetta comune (Genetta genetta), Genetta tigrina, Genetta pardina. 
Quest’ultima è originaria dell'Africa ma si è naturalizzata in Spagna, Francia e sembra anche in Italia (avvistamenti in Liguria).
In Africa è tenuta dai locali come un grosso gattone attorno alle case per il “controllo biologico” degli animali nocivi (roditori e rettili). 
Hanno carattere mutevole: alcuni sono docili e si lasciano manipolare dai loro custodi, altri con la stessa gestione ed educazione rimangono forastici e mordaci. 
Spesso presentano un odore forte (prodotto dalle ghiandole perineali ed anali) che li rende poco adatti come animali da compagnia. 
Similmente a quanto avviene nei Mustelidi (Furetto, Puzzola, ecc.) queste ghiandole producono un secreto utile per marcare il territorio e per comunicare con i conspecifici. 
In alcune culture il sebo maleodorante prodotto da queste ghiandole viene utilizzato per la produzione di prodotti medicali.
Sono predatori formidabili e questo li rendi inadatti alla convivenza con altri animali nella stessa stanza di allevamento. 
Hanno unghie semiretrattili e un grande agilità nei movimenti. 
Tutte le zampe hanno cinque dita e la coda è molto sviluppata ed utilizzata come bilanciere. 
Hanno sensi molto sviluppati e vedono bene anche in condizioni di luce scarsa (predatori notturni).
Non presentano dimorfismo sessuale, maschi e femmine hanno forma e taglia molto simile. 
Per determinare il sesso è sufficiente osservare i genitali esterni.
Sono animali solitari che possono essere ospitati da soli ma si adattano a vivere in coppia o in piccoli gruppi se l’ambiente è sufficientemente grande. 


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Nel caso della convivenza di più maschi nello stesso ambiente è sempre preferibile la sterilizzazione (orchiectomia).
Il ciclo sessuale è poli-estrale e la femmina ha una gravidanza di circa 2 mesi (65/77) e partorisce da 2 a 4 piccoli.
La “gabbia” ideale è data da un stanza di diversi metri quadri con tronchi di alberi e mensole alle parete per permettere all'animale di muoversi, arrampicarsi, saltare.
Devono essere sempre disponibili dei nascondigli (tane di legno, tronchi di alberi scavati, ecc.) per potersi nascondere ed andare a dormire.
Le ore di luce ottimali nella giornata prevedono un fotoperiodo africano con 12-13 ore di luce 11-12 ore di buio. 
La temperatura ideale dovrà essere sopra i 15 gradi anche se si sono dimostrati animali resistenti sia al freddo sia all'umidità.
Il locale deve essere lontano da rumori molesti, elettrodomestici e musica alta perché i Viverridi sono animali molto sensibili e stressabili.
Sono animali molto silenziosi. 
I suoni che emettono più comunemente sono simili ad un colpo di tosse e vengono emessi per minaccia o corteggiamento.
Sono animali molto puliti e sporcano sempre nello stesso angolo della stanza. 
In questo modo è molto facile tenere pulito l’ambiente dove vivono.


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Le Civette (note anche come zibetto africano) sono Viverridi presenti in molte collezioni zoologiche. 
La specie più diffusa è la Civetta malese (Viverra tangalunga). 
Una seconda specie abbastanza diffusa è la Civetta indiana (Viverricula indica).
Rispetto alle Genette hanno attività più diurna e crepuscolare che notturna. 
Emettono più suoni delle Genette simili a grida (massima attività nel periodo degli amori).
Rispetto alle Genette non usano le zampe anteriori ne per giocare ne per cacciare.
In cattività l'alimentazione ideale per questi animali consiste in: carni bianche (pollo), topolini, pulcini, uccelli di piccole dimensioni (quaglie, piccioni), insetti (cavallette, grilli, caimani), uova di quaglie e uova sode di gallina, pesci e crostacei, lucertole, piccolissime quantità di frutta e verdura (specialmente carote e patate).
Come ogni altro animale ha bisogno di essere visitato con regolarità da parte di una Medico Veterinario esperto in animali esotici. Appena acquistato va eseguito un esame delle feci su feci raccolte in almeno tre giorni.

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